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Ultimi passi del Servizio Civile Digitale: un progetto che lascia tracce profonde

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Il prossimo 17 dicembre 2025 si concluderà l’ultimo progetto di Servizio Civile Digitale nazionale con, di riflesso, anche le sue diverse declinazioni territoriali presso i vari enti. Tra questi ultimi, troviamo su Cosenza Arci Servizio Civile Cosenza ed Arci Cosenza, realtà che da anni investono nella crescita dei giovani del territorio attraverso percorsi di cittadinanza attiva, formazione e responsabilizzazione. Un impegno costante che trova, in quest’edizione del progetto digitale, un’ulteriore conferma della capacità delle associazioni di offrire ai ragazzi opportunità non solo formative ma realmente trasformative.
Il Servizio Civile Digitale, infatti, ha rappresentato una delle versioni più innovative del Servizio Civile Universale: un’esperienza pensata per fornire ai volontari competenze digitali, strumenti aggiornati e certificazioni immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Dietro l’acquisizione di nuove skills, tuttavia, si nasconde qualcosa di ancora più importante: un percorso umano in cui molti giovani hanno avuto la possibilità di misurarsi con se stessi, con il proprio futuro e con il ruolo che desiderano ricoprire all’interno della società.

Per comprendere meglio il valore del progetto, punto focale di questo articolo vogliono essere proprio le testimonianze dei protagonisti come Manuel e Giusi, due volontari che stanno per concludere la loro esperienza e che, con parole semplici e sincere, restituiscono la profondità di quest’anno trascorso in Arci Cosenza.
Per Manuel, il cuore del progetto non ha riguardato solo competenze o attività svolte ma soprattutto relazioni autentiche:
“Nel cuore mi porto la sincerità e l’empatia che si è creata in questo percorso perché è veramente qualcosa di unico e raro che non è facile trovare.”
Una dichiarazione che racconta il valore umano del Servizio Civile, spesso sottovalutato ma decisivo nel processo di crescita delle nuove generazioni.
Entrambi i volontari sottolineano come la sfida più grande non sia stata la gestione delle attività operative ma il confronto con se stessi ed il coordinamento del teamwork. Una riflessione che mostra quanto il Servizio Civile possa diventare un vero laboratorio di autoconsapevolezza, collaborazione, in cui i giovani imparano a riconoscere limiti, potenzialità ed aspirazioni spesso lasciate in secondo piano.


Per Giusi, quest’anno non è stato solo formativo ma una vera svolta personale:
“Mi è piaciuta, la rifarei e consiglierei ad altre mie amiche e amici di farla. Quest’ultimo anno mi ha cambiata tanto, mi ha dato modo di crescere e capire la mia strada, è stato illuminante.”
Le sue parole restituiscono l’impatto emotivo ed evolutivo del progetto, un impatto che va oltre la certificazione ricevuta e che si traduce in un senso rinnovato di direzione e consapevolezza.
Mentre quest’ultimo percorso di Servizio Civile Digitale volge al termine, ciò che resta è la conferma del ruolo centrale che Arci Servizio Civile Cosenza ed Arci Cosenza continuano a svolgere nel territorio: offrire ai giovani di oggi strumenti concreti per costruire il loro futuro creando anche e soprattutto spazi sicuri in cui sperimentarsi, crescere e scoprire la propria voce.
Un impegno che non si conclude qui ma che proseguirà attraverso nuove progettualità, con la stessa visione che da sempre guida le due realtà: credere nei giovani e dare loro l’opportunità di diventare protagonisti del cambiamento.
Articolo a cura di Valentina Garritano

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