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9 Maggio, da Aldo Moro a Papa Robert Francis Prevost di Ruggero Inglese

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9 Maggio 2025, primo giorno del nuovo vescovo di Roma, Robert Francis Prevost, a quarantasette anni dal ritrovamento in via Caetani a Roma del corpo dell’onorevole Aldo Moro, che era stato presidente del consiglio per la Democrazia Cristiana e segretario del partito. Con la sua politica di apertura verso il mediterraneo ed il compromesso storico con il P.C.I. di Berlinguer stava per segnare un traguardo, per quel tempo importante, una cosa che concretamente si rivelerà anni più tardi con la comparsa del PD, ossia l’0unione di una parte della estrema sinistra con una parte dei democristiani. Questa cosa è stata vista come negativa da più entità del tempo, dai partiti italiani dell’estrema sinistra extra-parlamentare ma come la storia ci ha insegnato, era più il potere ed i suoi tentacoli che volevano impedire queste trasformazioni.

In cinquant’anni si sono susseguite teorie e accavallamenti di sentenze giuridiche, commissioni parlamentari, come quella tenuta da Giuseppe Fioroni nel 2015.

Cosa hanno decretato questi processi, il Moro Quater in particolare. Uno dei nodi cardine della vicenda è il “memoriale Moro” e le famose “lettere” inviate ai giornali durante la sua prigionia di 55 giorni.

Nelle lettere, nel memoriale, lui fa esplicito riferimento o meno esplicito a Gladio, a Stay Behind, all’Anello, altra organizzazione segreta para-militare e para-statale ed alla P2 di Licio Gelli. Questi elementi sono bastati a che il potere occulto, concretizzato nelle entità sopracitate,facesse di tutto per non liberarlo. All’interno del “tribunale del popolo2 delle Brigate Rosse si erano create più fazioni, più partiti come si definirà appunto dopo il 9 Maggio 1978, alcuni più militaristi e feroci ed altri più miti che cercavano un compromesso con i partiti come Potere Operaio, che forse sentivano la necessità di entrare nella politica parlamentare, cosa che sarebbe potuta succedere, se non fosse stato ucciso Aldo Moro.

Chi ha ucciso Aldo Moro? Semplice, tutti noi. L’ opinione pubblica giocò un ruolo fondamentale, i media e giornali di regime fecero intendere che il memoriale uscito fuori postumo e le lettere fossero frutto della “sindrome di Stoccolma” che Moro fosse sotto l’effetto di droghe, tutte panzane del regime, del nemico quello vero, che mentre dei poco più che ragazzi, realizzavano il loro sogno di ribellione sfrenata, segretamente li pilotava. Il potere ha dei modi veramente subdoli ed efficaci di insediarsi nella vita della comunità. Precisiamo che qua al momento nessuno è a favore o non dissociato dalla lotta armata, qua si deve fare un piccolo appunto sul marasma e oceano di informazioni che è tutta la storia dell’ ”Affaire Moro”. E’ assolutamente, indiscutibile il fatto che il signor Harry Kissinger, abbia inviato in Italia un suo fedelissimo, Steve Pieczenik, psichiatra Statunitense, scrittore ed agente della C.I.A. che ha suggerito le mosse continuamente a Cossiga e generali vari durante il rapimento nel consiglio permanente creatosi per la crisi Italiana del secolo.

Che cosa sarebbe successo se l’onorevole Aldo Moro fosse stato liberato, se come aveva promesso avesse lasciato la politica. Possiamo immaginare, Probabilmente il compromesso anche con lui sul divano si sarebbe fatto, la sinistra extraparlamentare si sarebbe raggruppata ed unita a qualche dissidente del P.C.I. e saremmo andati a delle elezioni, molto veritiere sulla congruità e effettiva “appartenenza” ideologica ad un dato partito. E’ sempre la stessa storia, nei partiti, nei movimenti, nelle associazioni, qualcuno si infiltra da “altra fazione” per minare la consistenza del partito o peggio distruggerlo. Loro si sono detti (Berlinguer e Moro) immischiamo le carte e vediamo se si riallineano, poi la questione del mediterraneo a cui erano molto legati. Poi ripeto, avremmo avuto un’area più estremista di sinistra che li avrebbe tenuti e bada in caso in cui l’unione si fosse rivelata “sacrilega” e magari di stampo imperialista. Di tutta questa storia, chi ne ha giovato veramente? Giulio Andreotti e Bettino Craxi, ovvio, che sono i successivi presidenti-imperatori che si susseguirono, che poi ci porteranno al Berlusconismo. Non ci scordiamo mai che Craxi è stato all’inizio indagato nel Moro Quater, accuse cadute, poi è finito in esilio apparentemente per le tangenti di Tangentopoli, sembra un po’ esagerato. Nella commissione Fioroni del 2015 sul caso Moro, il signor Bettino Craxi si è presentato con lo stesso avvocato di Duccio Berio. Chi è costui? Persona pressoché sconosciuta a quasi tutta l’area della sinistra extra-parlamentare anche ai giorni nostri e componente della scuola di lingue francese, sita in “Quai de la Tournelle” al numero 27 a Parigi ed accusata di essere un centro di spionaggio internazionale, gestito dalla C.I.A. ed altri agenti di bandiera non identificata, infatti al momento dei fatti il signor Duccio Berio aveva rinunciato alla cittadinanza italiana a favore di quella francese, con questo non vogliamo accusare lo Stato francese, riprendiamo i fatti, concludendo che fare un’operazione di False Flag contro il proprio stato e a distanza, perché il signore in questione non si degnava nemmeno di calcare il territorio italiano all’epoca dei fatti, come i coach dell’ISIS che fanno l’indottrinamento via web.

In questo centro è stata comprovata la presenza in più occasioni del signor Giovanni Senzani, ex brigatista dell’ultima ora, e “ufficialmente” infiltrato nello Stato, di cui faceva parte, era infatti funzionario nel ministero di Grazia e Giustizia al momento in cui aderì alle Brigate Rosse. Fu anche l’ultimo del comitato esecutivo ad essere arrestato, ed anche l’unico ad avere in quel momento accesso ai covi, dove si continuarono per anni a trovare “pezzi del memoriale”. Quello che è successo il 9 Maggio del 1978 è atroce, lo Stato, cospira contro se stesso e cerca di sovvertire il suo stesso ordine con altri tipi di infiltrazione, nella politica, nelle istituzioni e negli apparati. Oggi, nel 2025 e nel DDL sicurezza ha legalizzato l’infiltrazione nelle Università ed ha ufficializzato la ”possibilità in termini di legge” di infiltrarsi nei movimenti e crearne di “sovversivi”, che vuol dire questo? Che stanno mettendo le mani avanti e che cercheranno di ostacolare l’estrema sinistra ancora una volta, questa volta sovvertendo l’ordine temporale e creando dall’inizio le varie Hyperion, questo è un mio giudizio e osservazione personale, avendo studiato molto a fondo la materia. Vorremmo capire come è possibile che facendo una semplice ricerca, nessun aderente all’area della ex sinistra parlamentare non sapessero niente fino ad oggi dell’esistenza della SuperClan e della scuola di lingue Hyperion. Vorremmo capire perché siamo uno dei pochi paesi al Mondo, dove a scuola non si studia la storia degli ultimi 60 anni ed anche alle Università c’è reticenza.

Siamo “incastrati”nel maggio ‘78, Stiamo aspettando un’immagine sublime ed anche un po mistica, che rimandi le lancette indietro e sullo sfondo una mattina di maggio,ancora un po fresca ed il nostro Franco Piperno in lontananza che si avvicina con una persona portata a spalla, è l’onorevole Aldo Moro; E realizzare che, con l’aiuto del Socialista Claudio Signorile e Lanfranco Pace, hanno salvato il prigioniero.

Sì, se c’è un indiscutibile super-eroe, ma direi più il Professor Xavier degli X-Men che perse le tracce di parte dei suoi eX allievi, giovani e ribelli e che vorrebbero sovvertire l’ordine costituito con “sacro furore “ che però ha preso tante sfumature ed in quel momento concretizzerebbe troppe filosofie di vita e contrastanti. Franco Piperno e Lanfranco Pace si “lanciano” tra le linee nemiche, amiche, ed anche amiche/nemiche per raggiungere un fine che è universale, riconoscere l’errore, abbiamo il prigioniero sbagliato, sono Cossiga ed Andreotti che attuano incessantemente il complotto contro se stesso dello Stato. Invece di parlare del fatto in sé, dell’atrocità del gesto e di tutto il periodo degli anni di piombo, soffermiamoci sulla “politica”. Quali sono state le conseguenze dell’omicidio Moro, chi ci siamo ritrovati come governanti e cosa sarebbe successo se si fosse fatto il compromesso storico e cosa sarebbe successo alle elezioni politiche del Marzo 1978 l’Autonomia Operaia si fosse presentata alla elezioni con l’onorevole Moro tratto in salvo dal teologo del Movimento del ‘68 Franco Piperno.

Certo stiamo fantasticando, ma come diceva Ernesto Guevara de la Serna: “Da soli è un sogno, in due comincia la realtà”. L’immenso e mai dimenticato sindaco di Cosenza degli anni a cavallo tra ‘80 e ‘90, Giacomo Mancini, lo volle assessore alla Cultura. A Franco dobbiamo il progetto, mai finito ed incompiuto del Planetario di Cosenza, che speriamo torni a splendere ed intitolato a lui. E’ memorabile e potente l’immagine di Franco, alcuni mi dicono su di un calesse, in puro stile Emir Kusturica durante lo sgombero del quartiere di abitazioni pericolanti a Gergeri ed il trasferimento verso le abitazioni di Via degli Stadi della comunità Romaní di Cosenza, spesso vittima di razzismo e da lui supportata.

E’ stato il più grande e strenue difensore dell’ Umanità in senso lato, del buon senso, dello studio, del dialogo, anche metafisico, ha dedicato gli ultimi anni della sua vita allo studio del teletrasporto.

Come Aldo Moro, come anche Peppino Impastato, di cui anche oggi decade l’anniversario del suo brutale assassinio per mano dell’ Onorata Società. Tutti Eroi dell’anti-Imperialismo, Moro durante la sua prigionia non perché drogato (e simu ari solite) né tanto meno plagiato, Moro ha capito il “grande gioco estremo” che stavano giocando alle sue spalle Cossiga ed Andreotti e vedendosi alle strette e non sapendo se effettivamente ne sarebbe uscito vivo, ha deciso di vuotare tutto il sacco. Con il memoriale Moro e le “lettere” l’onorevole Moro fa un grande regalo d’addio a tutta l’Umanità: la Verità, questa indicibile ed inconfessabile. Per questo la storia va studiata finché possibile e poi interpretata. Non possiamo fermarci alla mera osservazione, dobbiamo comparare più fonti ed ovviamente prendere come base le verità giuridiche. Moro, come un’altro suo grande martire predecessore, John Fitzgerald Kennedy è stato assassinato da apparati della Nato deviata. Tutti sono andati contro le logiche del Patto di Varsavia, i due assassinati si sono prodigati per politiche inclusive, in particolare Moro, che stava progettando un Unione Europea Mediterranea. Cosa stanno continuando a nasconderci? Con tutti sti movimenti non identificati e “movimenticchi” e partitini strani, stanno mettendo le mani avanti?

Chi sono queste Grandi menti che cercano di cambiare il Mondo, e chi sono le “menti raffinate” dello Stato deviato che li combattono? E’ una sfida d’intelletti? Tutta l’Umanità è un grande campionato di calcio dove vige solo la competizione di menti, di visoni del Mondo e di politica? Probabilmente si a questo punto. Nell‘incessante lavoro di distruzione degli imperialisti chi prende il posto di chi? Chi è il nuovo Cossiga? Chi è il nuovo Giulio Andreotti? Perchè finché non sconfiggeremo il nemico, quello vero rimarremo incastraati in quello che Gian Maria Volontè chiamava “l’eterno fascismo italiano”.

Una degli ultimi aforismi di Franco Piperno, prima di lasciarci la sera del 13 gennaio 2025 è stato: “Ci sconfiggeranno talmente tante volte che impareremo a vincere”. E specifica che non perdiamo noi, ci sconfiggono. Come testo della canzone di oggi vi lascio “I Cento Passi” dei Modena City Ramblers, canzone dedicata all’onorevole Moro e Peppino Impastato. In più oggi vi lascio anche della filmografia:

Esterno Notte di Marco Bellocchio del 2022. L’ha capita bene la storia o come diceva mio nonno“a questione”, che l’altra sera alla consegna del David di Donatello ha sottolineato nel discorso che le nostre libertà vengono dalle conquiste del movimento studentesco, operaio e femminista e che la Costituzione punta ad ottenere quei diritti richiesti e combattuti da questi movimenti. La storia è fatta di errori perché corre, lo scorrere del tempo è un processo irreversibile, fino a prova contraria e nello scorrere a volte travolge qualcuno o qualcosa e speriamo che in questo caos nasca la stella danzante della “fine dell’Imperialismo”. Oltre i confini del cielo e della metafisica.

Ruggero Inglese

Da destra verso sinistra Antonio Negri detto “Toni”, Aldo Moro, Franco Piperno, John Fitzgerald Kennedy.

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